PARADOSSO EPR vs HILLEL
Quando parliamo di paradosso EPR, noto anche come “entanglement” o azione a distanza stiamo alludendo ad una delle scoperte più incredibili, rivoluzionarie, nonché illuminanti della storia dell’umanità. Di cosa si tratta? Proverò ad essere il più semplice possibile, cercando di non “offendere” nessun studioso di fisica. I fisici teorici amano gli esperimenti concettuali. Ecco, questo paradosso nasce da un esperimento teorico concettuale preparato dai fisici Albert Einstein, Boris Podolsky e Nathan Rosen. In sostanza l’esperimento consisteva nel separare due particelle correlate nate per esempio da uno stesso evento, modificare il comportamento di una e osservare il comportamento dell’altra. Una delle proprietà che definisce le particelle subatomiche è il senso di rotazione, chiamato spin. Se una delle due particelle viene separata dall’altra, allontanata, anche a grandissima distanza, e invertito il senso di rotazione, anche l’altra inverte il suo senso di rotazione istantaneamente e indipendentemente dalla distanza che le separa. Questo “collegamento” tra le due particelle è istantaneo, quindi viola la legge della relatività, che stabilisce che nulla può viaggiare più veloce della luce. Successivamente si scoprì che si era di fronte ad uno pseudo paradosso, in quanto confermato da esperimenti reali. Questo paradosso ci porta a delle riflessioni. Niente è isolabile e niente può essere separato dal tutto. In pratica siamo tutti interconnessi e ogni nostra scelta può influenzare le scelte degli altri. Questo è importantissimo! Immaginate, le scelte dei genitori influenzeranno la vita dei propri figli pur a distanza di anni e pur stando lontani. Pensate alle parole dette da un insegnante ad un suo discente possono influenzarlo positivamente, ma anche negativamente a distanza di anni e anche se ormai lontani fisicamente. La Torà ci conduce all’etica e alla morale di ADONAI, affinché siamo responsabili gli uni degli altri influenzandoci vicendevolmente a cercare il Borè e ad osservare le Sue mitzvot. Hillel aveva capito bene l’essenza del paradosso EPR quasi 2000 anni prima dei tre fisici. Egli voleva portare il popolo alla teshuvà, alla Torà facendoli elevare ad alti livelli si spiritualità. Hillel amava influenzare con la Torà coloro che incontrava. Rabbi Nathan racconta che un giorno Hillel si trovava alla porta di Yerushalayim e vide della gente recarsi sul posto di lavoro e chiese loro: “Quanto guadagnerete oggi?”. Uno rispose: “Un denaro”; il secondo: “Due denari”. E chiese nuovamente: “Cosa farete con il denaro?”. E risposero: “Provvederemo alle necessità della vita”. Poi disse loro: “Giusto! E perché non pensate al mondo a venire? Con la Torà pensi al mondo a venire e alla tua vita oggi”. Hillel aveva capito che quando hai la luce della Torà puoi illuminare la vita di ogni uomo e influenzarla. La tua trasmissione di luce può cambiare la vita di un altro tuo simile e salvando un’anima è come se avessi salvato il mondo intero. Al contrario influenzando negativamente un altro tuo simile lo distruggerai ed è come se avessi distrutto il mondo intero. Ecco, abbiamo ritrovato la regola d’oro su cui poggia tutto Israele.
Come vuoi vivere ancora? Come quei passanti che incontrava Hillel impegnati ai bisogni dell’oggi o vuoi acquisire Torà e pensare alla redenzione finale illuminando la vita di coloro che ti circondano?
Prof. Gaetano Tesse