Torah e Entropia (parte 2)
Nella prima parte abbiamo provato a spiegare il motivo per cui quando si parla di entropia si parla dell’aumento del “caos”, del “disordine”, che porta l’uomo verso la distruzione (morte fredda dell’universo). Abbiamo altresì visto che il fisico Ludwig Boltzmann affermava che l’aumento dell’entropia equivale a dire che per un sistema è più facile essere disordinato e camminare verso un maggiore disordine, che muoversi verso uno stato di ordine. In altre parole ogni sistema ha la “tendenza” al disordine! E infine abbiamo dedotto che se l’universo si protende verso uno stato di disordine, significa che è partito da uno stato ordinato. I fisici spesso dicono che è impossibile invertire il verso entropico. L’impossibilità dell’inversione è legata alla irreversibilità del processo entropico, cioè una volta raggiunto il massimo livello entropico è impossibile tornare indietro. Facciamo un esempio molto semplice. Supponiamo di essere di fronte ad un camino e di voler bruciare tre tronchetti di legno per riscaldarci. Andiamo ad innescare la reazione chimica conosciuta come combustione. L’energia chimica della legna si trasformerà in energia termica e luminosa. Alla fine della combustione, quando il fuoco si sarà totalmente spento, potremo dire che la combustione trasforma irreversibilmente la materia. I tronchetti iniziali saranno alla fine del processo cenere, fumi e calore. Questo ci fa capire che è impossibile tornare indietro, invertire il processo entropico in modo da riottenere i tre tronchetti prima della combustione. In altre parole, in fisica, una volta innescato “lo stato di disordine” di un sistema è impossibile tornare indietro! Tuttavia oggi dobbiamo affrontare questo argomento alquanto delicato, il tornare indietro! Ricordando l’entropia come la misura del grado di equilibrio di un sistema e considerando che l’entropia è massima quando non c’è più trasferimento di energia da una fonte all’altra, possiamo adattare questa definizione alla vita di tutti i giorni. Pensate un attimo a cosa possa significare entropia in una coppia. Significa l’aumento della non comunicazione tra i due e quando questo sarà massimo si diventa estranei. Ma questo concetto lo si può tranquillamente associare a tanti aspetti della quotidianità, nel rapporto con i figli, con i genitori e con il prossimo. Tuttavia Adonai ha dato le Sue istruzioni (la Torah), affinché si potesse invertire il verso entropico nell’uomo. La Torah porta la neghentropia, ossia l’avanzamento dell’ordine in tutti coloro che la osservano! Quante relazioni, quanti rapporti umani sarebbero risanati se solo si invertisse il verso entropico mediante la Torah, se si riparasse, se si rettificasse!? Riparando, si entra nell’ordine di Adonai. In Fisica o in Matematica si parte sempre da assiomi, da principi indimostrabili. Il nostro assioma assoluto consiste nell’affermare che il peccato ha innescato tutto il disordine nell’uomo e quindi nella creazione stessa. Entriamo brevemente in due parole ebraiche importanti, Tohu (תהו) che significa “caos” e Tikkun (תיקון) che significa “riparazione/rettificazione”. Il valore numerico di Tohu in ghematria è 411 che è lo stesso valore numerico di Elisha (Eliseo). Elisha significa D-o è salvezza. Meraviglioso, proprio nella parola caos c’è anche la soluzione. Nel bel mezzo del caos, Adonai è l’unica speranza, l’unica Salvezza! Facciamo un attimo di attenzione. Una cosa è riconoscere la via della Salvezza nel bel mezzo del caos, un’altra cosa è percorrerla! Riconoscere la soluzione di un problema non porta a risolverlo. Bisogna applicare la soluzione! Spesso nei problemi di Fisica, l’importante non è intuire il metodo di risoluzione, ma saperlo applicare per giungere alla conclusione. Cerchiamo di essere più semplici. Se scopro che la mia auto non funziona a causa della rottura della cinghia di distribuzione, non significa che ho risolto il problema; devo necessariamente sostituire la cinghia di distribuzione per poter riutilizzare la mia auto! Puoi pur riconoscere Yeshua come unica via di Salvezza e continuare a vivere nel disordine; bisogna mettere in pratica la Sua Parola per incominciare ad ordinare la propria vita. Ora andiamo alla parola Tikkun che ha valore numerico 566, lo stesso di Mashiach ben Yosef. Stiamo parlando di Yeshua che noi conosciamo ora come figlio di Yosef. Giungiamo alla conclusione. Il peccato è la causa del caos nella vita dell’uomo e nella Creazione. Nel caos c’è la soluzione per l’uomo, Yeshua, il quale è la neghentropia di tutti coloro che l’accettano come Redentore, Re, Signore e Mashiach e che vivono per la Sua Parola, la Torah. Tutti coloro che mettono in pratica la Torah riparano non solo la propria vita, ma danno un contributo alla rettificazione di tutte le cose, in attesa di Yeshua ben David e del Suo Regno. Infatti i saggi d’Israele dicono che, studiando Torah e mettendola sempre più in pratica, si accelera l’arrivo del tempo del Mashiach e quindi il processo di rettificazione, il processo di riordino che sarà visibile nel Regno Millenario.
prof. Gaetano Tesse
2 thoughts on “Torah e Entropia (parte 2)”
Quello che non posso capire il nome della vostra kehila vive re jesús allora che il nome di nostro signore e yeshoua hamashia nome ebreo et non cattolico o greco non che sono integralista dobbiamo restare nel’insegnamento ebreo per ogni parasha non’e critica nemmeno un giudizio solo che una informazione
Shalom,
la nostra kehilat, fino a un anno fa si chiamava Vivi Re Gesù ma siamo ben consapevoli che il Suo nome è Yeshua…infatti l’opera porta il nome di “missione apostolica”!
Ad ogni modo, avendo una chiamata per questa nazione, più volte ci è capitato e ci capita anche oggi di chiamarLo Gesù, non per errore ma per il semplice motivo di essere comprensibili a tutti!