Torah e accelerazione di gravità (parte2)
Abbiamo visto nello scorso articolo che il peso non è altro che la forza di attrazione gravitazionale che si esercita tra un corpo e la Terra. Abbiamo visto che l’uomo vive spiritualmente sotto una forma di “campo” generato dal peccato che lo attira verso la ribellione a D-o e alla Sua Parola. Tuttavia senza dilungarci molto, voglio parlare di un’altra forza di attrazione, che è meravigliosa. In ebraico forza di gravità è “koakh meshikah” כוח משיכה, ossia quella forza di attrazione verso il basso. Meshikah ci ricorda la parola Mishkan משכן, ossia il tabernacolo nel deserto. Le due parole condividono la stessa radice. La connessione è alquanto ovvia e semplice e ci porta a concludere che il Mishkan aveva la capacità di attirare la presenza di D-o, la Shekinah sulla Terra. Ma cerchiamo di essere più pratici, cosa attira la presenza di D-o sulla Terra e quindi su un uomo? Il tabernacolo era un luogo santo e preparato per far dimorare la presenza di D-o. Quando un uomo diventa un tabernacolo per ospitare la presenza di D-o in Lui? Quando è appartato, quando si santifica, studiandosi di mettere sempre più in pratica la Torah. Lo Spirito di D-o condurrà sempre l’uomo alla Torah e la Torah “attirerà” in maniera sempre più forte la presenza di D-o. Laddove è osservata la Torah, la presenza di D-o è manifestata. Nel deserto il popolo, mediante Mosè e Aronne viveva di Torah e la presenza di Adonai li conduceva in modo soprannaturale. Se la Torah attira la presenza di D-o, possiamo mai credere che sia stata abolita? Sarebbe come dire che Adonai non voglia più che i Suoi figli vivano della sua Gloria e questo non è assolutamente vero! Osserviamo la Torah e aspettiamoci la presenza di Adonai in modo sempre più tangibile.
prof. Gaetano Tesse