TORAH e π (parte 1)
Il Pi greco è probabilmente il numero più importante della scienza, nonché della vita di tutti i giorni. Senza nulla togliere ad altri numeri illustri, il Pi greco ci accompagna dai primi anni delle scuole elementari quando scopriamo che il rapporto tra la circonferenza e il suo diametro è costante e si indica con π, e sarà praticamente sempre con noi, attraverso tutto ciò che ci circonda. Lo troviamo in geometria, ma anche in fisica classica, nella meccanica quantistica, in tutte quelle scienze sociali in cui si fa uso della distribuzione a campana (gaussiana), nell’economia e addirittura nella medicina. Spesso quando si parla di π lo si associa a 3,14. In realtà π è un numero irrazionale (non può essere espresso con una frazione), illimitato (i suoi numeri decimali sono infiniti) e non periodico (nessun gruppo di cifre si ripete all’infinito). Quanti appellativi! Infine π è un numero trascendente, cioè non è soluzione di alcun polinomio a coefficienti razionali. I numeri decimali dopo il 3 sono infiniti, basti pensare che mediante algoritmi elaborati al computer, i matematici sono riusciti a calcolare diverse migliaia di miliardi di cifre dopo la virgola; e pensare che da bambino ero riuscito a memorizzare le prime 10 cifre dopo la virgola. Ma in che modo π è legato alla Torah? Prendo spunto dall’analisi fatta dall’autore Joram Marino, il quale parte dal tetragramma. In ghematria il tetragramma יהוה ha valore numerico 26.
Consideriamo le prime 26 cifre di π 3,14159 26 5358979323846 26 433 osserviamo subito che il numero 26 è contenuto ben 2 volte, ma c’è di più. Il numero di cifre tra i due 26 è 13. Questo ci ricordano i 13 principi della fede ebraica, ma non solo. Il numero 13 ci riporta ai 13 attributi di D-O, nonché ai 13 attributi di Yeshua. Ma andiamo avanti. Le 13 cifre tra i due 26 ci dicono qualcosa di molto più interessante.
5358979323846
Se componiamo dei numeri associando la prima cifra con la tredicesima, la seconda con la dodicesima, così via fino ad arrivare al 9 centrale e li sommiamo, otteniamo: 56+34+58+83+92+73+9 = 405
E ancora 4 + 5 = 9
Ora se facciamo l’analisi di ghematria di Yeshua Mashiach ben David = 386 + 358 + 52 + 14 = 810 e ancora 8 + 1 = 9 In altre parole il nome di Yeshua è presente nel numero che in qualche modo “governa” tutto il mondo che ci circonda. Che lo si voglia credere o meno Yeshua è presente in tutto e tutto esiste per mezzo di Lui (Giovanni 1:3)! Se vogliamo essere ancora più espliciti, condivido ciò che mi colpì mentre studiavo elementi di ghematria presso Shaliach Emanuel Mirenda. In ghematria Shaddai, uno dei nomi di D-O tradotto spesso come Onnipotente, ha come valore numerico proprio 314!
Infine se riprendo le 26 cifre 3,14159 26 5358979323846 26 433 e questa volta sommo tutti i numeri composti dalle cifre con lo stesso metodo usato prima, troverò il numero 670 e ancora 6 + 7 = 13 che ci dice esplicitamente che D-O è echad (UNO), richiamando la preghiera più importante dell’ebraismo, Shemà Israel, ma soprattutto che D-O è Ahavah (AMORE).
prof. Gaetano Tesse